Il mio soggetto dominante è il cavallo, quale è il mio rapporto con il mondo equestre e come nasce questa passione?
Inghilterra, Londra, Trafalgar Square, National Gallery
“Whistlejacket, ritratto di cavallo” di George Stubbs, 1762
olio su tela.
Questa opera è considerata l’opera più importante dell’artista, uno dei più noti pittori inglesi del settecento.
E’ questo capolavoro l’inizio, l’inizio di tutto, l’inizio della mia passione per il mondo equestre.
Avevo 23 anni ed ero a Londra per una vacanza studio, volevo imparare l’inglese ma sono riuscita a non imparare una parola in tre mesi, perché passai la maggior parte del mio tempo chiusa nei musei, dedicando tutta la mia attenzione alla pittura e non alla lingua anglosassone!!!
Quando mi imbattei nel grande dipinto di Stubbs, capii che quello era il posto dove volevo rimanere, il posto giusto dove trascorrere il mio miglior tempo.
L’impatto col dipinto fu molto forte anche perché il cavallo è ritratto a dimensione naturale (292 x 246,4 cm).
Rimasi li a disegnare provando a riprodurlo più e più volte, passai ore di fronte ad esso, maestoso e imponente, rubò i miei occhi ed il mio cuore.
Quando tornai a casa ripresi la mia vita routinaria, il giorno del mio 24esimo compleanno sognai questo quadro, visto l’anno prima a Londra.
Decisi così di regalarmi per il compleanno delle lezioni di equitazione e tutto ebbe inizio.
La scoperta di questo mondo mi travolse.
La passione per i cavalli e la voglia di viverli fu un’attrazione fatale, passavo la maggior parte del mio tempo con loro e divenne praticamente tutta la mia vita.
L’esigenza di iniziare a dipingerli fu poi una naturale conseguenza del grande amore.
